sabato 3 marzo 2018

Le lasagne di Gesù

Una nostra amica abita a Tokyo da 2 anni e mezzo. E' andata per seguire il  marito che lavora in estremo oriente. Ha 3 bambini, si è “impastata” nella vita della gente che ha conosciuto. Settimana scorsa – in tre messaggi WA – ci ha raccontato questo. Ho ritoccato solo la punteggiatura.

Volevo raccontarvi della visita in ospedale della mia amica giapponese,
Michiyo. E’ stata una cosa eccezionale. Sono entrata ed era seduta sul
letto che mi aspettava. Mi ha preso la mano ed ha iniziato a piangere ed
io con lei. Siamo state in silenzio per un bel po’ solo guardandoci. I suoi occhi, una fessura sottile sottile nel viso gonfio di medicinali, mi guardavano. E’ stato un silenzio pieno di parole! Poi abbiamo iniziato a parlare. Di come sta, di cosa le fanno, dell’ospedale, della sua casa, del suo viaggio a Parigi, di Tokyo, dei bambini, del tempo che lì dentro non passa mai e non sa come farlo passare… Lei non crede in niente, crede solo che tutta la vita stia finendo in quella stanza al dodicesimo piano di un centro tumori.


Quello scambio iniziale di sguardi e quel pianto mi sarebbero bastati. Ma mi sono fermata un’ora e siamo state anche tanto in silenzio sedute sul divanetto guardando fuori, la città con i suoi grattacieli sul cielo azzurro. Tornerò a trovarla la settima prossima. Tra l’altro mi ha chiesto se le portavo del cibo, perché in ospedale è cattivo. Così le chiesto cosa desiderava avere. E mi ha detto del cibo italiano, tipo lasagne. Così gliele ho preparate io, facendo la pasta in casa. Le ho fatte il meglio che potevo, come se cucinassi per Gesù…

Non vi viene da piangere? Questo è il cristianesimo. Qualcosa che viene prima della Gerarchia, della Dottrina sociale, della Teologia e della Morale, del partito dei cristiani e della dispersione dei politici cattolici. Quello che - in 200 anni - ha conquistato il mondo antico e in 2000 ha dato origine a una amicizia di una giapponese, che non crede a niente e piange, e della nostra Elena che piange con lei e le prepara le lasagne (con la pasta fatta in casa...) come fossero per Gesù.  

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