martedì 4 agosto 2009

Chi si assomiglia si piglia

Presupposti
1) ho un amico, collega e socio che si chiama Michele
2) ha una passione per il rafting ed e’ stato anche campione nazionale in diverse specialita’: ogni tanto vado anche io
3) “Mai domi” sono i suoi amici di merende e di rafting: vivono tra Biella, Milano e la Valsesia
4) qualche settimana or sono abbiamo disceso, con la canoa gonfiabile, il Naviglio Grande di Milano



In primo piano Yulia, in fondo sulla canoa, Michele e Teo (Naviglio Grande luglio 09)

Arriva una e-mail il 26 luglio 2009

Cari Mai Domi, oggi sono stato a Scopello (VC): il fiume Sesia aveva dei colori fantastici che inducevano a pensare ----> SABATO PROSSIMO CI FACCIAMO UN BEL GIRO IN RAFTING ??? L'ipotesi potrebbe essere ritrovo a Balmuccia da Monrosa alle 15/15,30 e poi tratto alto o tratto basso. Le previsioni sono "bello e caldo"! Aspetto risposte immediate!! Michele

Rispondo

Un'altra volta, grazie. Il rafting costa, la gente da raccattare e' troppa (e sono tutti rumorosi), nessuno prega prima e dopo; mi piace partire alle prime luci dell'alba, alle 15,30 ho gia' voglia di tornare...: non e' precisamente il mio ambito. Preferisco attivita' piu' meditative. Una volta all'anno...
Salutoni e grazie (continua comunque a tenermi informato). K

Riprende lui da vero signore

Il rafting costa come sciare, ho sentito con le mie orecchie gente pregare DURANTE, alle prime luci dell'alba la T° dell'acqua è di 5° circa, alle 15,30 dopo il tuffo di benvenuto ho sentito diversi che avevano voglia di tornare: Rafting, per molti ma non per tutti !!!!!!
Una volta all'anno mi basta per condividere con te questa passione e cercherò di ricambiare con diverse volte in canoa...allora com'è Ivrea?
Mic

Il Naviglio di Ivrea e’ navigabile? Puo’ essere una nuova avventura?
Siamo in provincia di Torino

Grazie per la comprensione, comunque, prima della fine stagione, aderiro’ a una discesa, perche’ anche il Teo (mio secondo figlio diciasettenne nda) vuole provare.

Veniamo al Naviglio. Parte in centro alla citta’, appena dopo il ponte storico. Nell’abitato non ci sono attracchi e la situazione sembra complicata.

Appena fuori passa in campagna con molti alberi che lo coprono (non e’ largo come quello di Milano). Poi l’ho perso. Per un pezzo – credo – non c’e’ alzaia. L’ho ritrovato a Tina (frazione di Vestigne’) e l’ho seguito su strada asfaltata, attraversando Vestigne’ capoluogo, fino all’entrata di Borgomasino.

Qui l’asfaltata se ne va per la sua via e una pista bianca, molto scorrevole, costeggia il canale. Il paesaggio e’ stupendo, l’orizzonte ampissimo, se si guardano le montagne c’e’ un panorama… Questo tratto e’ punteggiato di cascine, campi, boschetti. Gli abitati non si vedono e, passato Borgomasino, si e’ (forse) in Comune di Moncrivello. La passeggiata merita il viaggio sino a li’.

Si arriva su una collina ripida, che finisce nella Dora. Si viaggia a mezza costa, molto vicino al fiume che scorre 50/70 m piu’ in basso. Il tratto e’ lungo, sempre in mezzo al bosco. Si attraversa la strada che va da Villareggia a Mazze’ (forse) e si continua all’ombra.

A questo punto dalla Dora si diparte il canale Depretis. Dall’alto sembrava sempre di seguire il fiume, ma non era cosi’. L’alzaia finisce poche centinaia di metri dopo l’attraversamento di una condotta forzata che passa sopra al naviglio e non lo interrompe. Seguendo questa sono tornato sulla strada civile.

Si e’ prossimi alle famose curve di Rondissone dove ci sono sempre quelle gentili signorine negre che – con calore – invitano ad andare con loro: dove? in mezzo agli spini? come? sul sellino della bici? Comunque io sono sposato, ero accaldatissimo, avevo fame - avevo pedalato quasi 40 km, due terzi off road -, cosi’, gentilmente, ho declinato l’invito: avro’ fatto bene?

Pero’, per fare attenzione alle giovani “abbronzate” (dai Silvio, dai...) ho perso il naviglio e, pirlescamente, ho costeggiato il Depretis. Sbagliando canale, sono finito a mangiare penne all’arrabiata a Saluggia.

Il ritorno te lo racconto un’altra volta. Sabato prossimo, a Dio piacendo, torno alle curve (di nome e di fatto*), ripiglio il naviglio (chi si assomiglia, si piglia…) e, se son buono, me ne vado a Santhia’…

Tuo, affezionatissimo, Costante.

* in russo prostituta, popolarmente, si dice curva; piu’ signorilmente prostitutka.

Post supposti
1) quando sono libero vado, in bicicletta, a esplorare il territorio compreso tra le Alpi a nord, Torino a ovest, Milano a est e il Po (o poco piu’ in giu’) a sud. Sono stato anche da Biella a Mantova (3 giorni e un’ora) e sul Delta del Po nel Ferrarese.
2) K e’ il mio acronimo: Costante, Kostik
3) Il naviglio di Ivrea e’ stato costruito nel XVmo secolo e doveva servire per unire – via acqua – Ivrea a Vercelli. Di fatto e’ servito sempre solo per scopi irrigui
4) L’alzaia e’ la strada che, in generale, costeggia i canali e serve per molte cose, in particolare per andarci in bicicletta: lo sapevano tutti i piu’ grandi ingegneri idraulici, a cominciare da Leonardo da Vinci.
5) Abbiamo una carissima amica comune, Yulia, che e’ bielorussa e ci insegna la lingua