venerdì 24 dicembre 2010

Natale 2010 - La strada


La bici delle avventure - dicembre 2010

Ma i bambini, cio' che li interessa non e' che fare la strada. Di andare e di venire e di saltare. Di usare la strada con le loro gambe.
Di non averne mai abbastanza. E di sentire le loro gambe crescere.
Loro bevono la via. Hanno sete del cammino. Non ne hanno mai abbastanza.
Sono piu' forti della via. Sono piu' forti della fatica.
Loro non ne hanno mai abbastanza (cosi' e' la speranza)
Loro corrono piu' veloci della via.
Non vanno, non corrono per arrivare. Arrivano per correre. Arrivano per andare. Non risparmiano i passi. L'idea non li sfiorerebbe nemmeno.
Di risparmiare qualcosa.

(Charles Péguy da "Le porche du mystère de la deuxieme vertu" - Non risparmia mai nulla -)

Non sono piu' un bambino, ho la mia mezza eta', ma ho trovato grande risonanza tra queste parole di Péguy e il mio desiderio di percorrere strade come tentativo di risposta a quell'ansia del cuore: Chi sei Tu, chi sono io? Pedalare tra Dora Riparia e Adda, tra la Consolata di Torino e il Santuario di Caravaggio. Qualche volta anche piu' in la'. Probabilmente la stessa ansia umana della beat generation: "Dobbiamo andare e non fermarci finche' non siamo arrivati". "Dove andiamo?" "Non lo so, ma dobbiamo andare". (J. Kerouac - On the road). La vita e' vertiginosa perche' e' in mano a un Altro.


Buon Natale a tutti da Costante, Annamaria, Valeria, Matteo e Yulia