L'altra sera a cena
ero seduto vicino ad un vecchio amico. Fa il giornalista
specializzato sul turismo. Mi ha chiesto di fare un pezzetto e di
mandarglielo perché, sul Messaggero (giornale del terun) hanno ideato
una nuova rubrica e bisogna "innescarla". Dopo tentativi diversi (i
terun sun semper terun), la roba e' andata: sono molto orgoglioso al
punto di averne fatto un secondo. Lo potete vedere anche qui. Non e' niente di speciale ma ne sono contento.
Si può attraversare in bicicletta tutta l’alta pianura
novarese - e l’angolo basso del Lago Maggiore - per vedere l’opera di un grande
pittore? Se è primavera, se il brutto tempo di quest’anno lascia spazio al
sole, se l’artista è Gaudenzio Ferrari (1471-1546), sì! 60 km di pedalate… in
scioltezza.
Varallo Pombia (NO) - Santuario della Madonna del Rosario
Si parte da Carpignano Sesia, dove c’è un ricetto medioevale
di tutto rispetto, si percorrono strade poco frequentate dalle auto e dagli
altri mezzi a motore (Castellazzo, Morghengo, Sologno), si tocca l’antica Badia
di Dulzago (fermatevi per una visita), si attraversa Bellinzago e Oleggio. Si
fa tappa al Santuario della Madonna del Rosario a Varallo Pombia: siamo a
maggio e proprio ieri Papa Francesco ha richiamato il valore di questa
preghiera. Si approfitta della sosta per una piadina, un gelato e un caffe’
(salvo siate pedalatori anche dopo un pranzo al ristorante), e si arriva al
lago Maggiore. Potete cercare una ciclabile lungo lago – come ho fatto io – ma,
salvo siate piu’ in gamba e fortunati, troverete solo spezzoni di strada
continuamente interrotti da camping e residence. Quindi vi tocca la SS 33 che
comunque è abbastanza a misura di ciclista. Ad Arona invece c’è una passeggiata
curatissima e adatta a ciclisti e pedoni, grandi e piccoli. Il polittico su
legno dorato di Gaudenzio Ferrari, è nella Collegiata di Santa Maria Nascente
(davanti all’Ospedale). Guardatelo qui.