mercoledì 22 maggio 2013

Il Messaggero - Diario di viaggio


L'altra sera a cena ero seduto vicino ad un vecchio amico. Fa il giornalista specializzato sul turismo. Mi ha chiesto di fare un pezzetto e di mandarglielo perché, sul Messaggero (giornale del terun) hanno ideato una nuova rubrica e bisogna "innescarla". Dopo tentativi diversi (i terun sun semper terun), la roba e' andata: sono molto orgoglioso al punto di averne fatto un secondo. Lo potete vedere anche qui. Non e' niente di speciale ma ne sono contento. 

Si può attraversare in bicicletta tutta l’alta pianura novarese - e l’angolo basso del Lago Maggiore - per vedere l’opera di un grande pittore? Se è primavera, se il brutto tempo di quest’anno lascia spazio al sole, se l’artista è Gaudenzio Ferrari (1471-1546), sì! 60 km di pedalate… in scioltezza.

Varallo Pombia (NO) - Santuario della Madonna del Rosario

Si parte da Carpignano Sesia, dove c’è un ricetto medioevale di tutto rispetto, si percorrono strade poco frequentate dalle auto e dagli altri mezzi a motore (Castellazzo, Morghengo, Sologno), si tocca l’antica Badia di Dulzago (fermatevi per una visita), si attraversa Bellinzago e Oleggio. Si fa tappa al Santuario della Madonna del Rosario a Varallo Pombia: siamo a maggio e proprio ieri Papa Francesco ha richiamato il valore di questa preghiera. Si approfitta della sosta per una piadina, un gelato e un caffe’ (salvo siate pedalatori anche dopo un pranzo al ristorante), e si arriva al lago Maggiore. Potete cercare una ciclabile lungo lago – come ho fatto io – ma, salvo siate piu’ in gamba e fortunati, troverete solo spezzoni di strada continuamente interrotti da camping e residence. Quindi vi tocca la SS 33 che comunque è abbastanza a misura di ciclista. Ad Arona invece c’è una passeggiata curatissima e adatta a ciclisti e pedoni, grandi e piccoli. Il polittico su legno dorato di Gaudenzio Ferrari, è nella Collegiata di Santa Maria Nascente (davanti all’Ospedale). Guardatelo qui.