Te
Deum Laudamus
perche’ tutte le mattine, quando mi sveglio, mia moglie non e’ mai nel letto. E' partita, alle 5 e un quarto, per fare il suo mestiere di agricoltora. Piu’ o meno alle 7 e tre quarti, tornera’ a casa a far colazione e a
dividere la vita con me. Forse sbaglio - anche don Gius dice che la categoria della
possibilita’ esiste sempre - ma non mi ha mai sfiorato l’idea che un giorno
trovera’ piu’ giusto vivere lontano o, pur rimanendo, non le interessi piu’ condividere
le settimane e i lustri.
TDL perche’, per la prima volta, entrambi i miei figli, nel mese
di aprile, hanno avuto chi ha dato loro uno stipendio, pretendendo un lavoro che sono stati in grado
di fare. Di questi tempi, la cosa non e’ davvero scontata: ne’ per lo
stipendiato, ne’ per lo stipendiante.
TDL perche’, nel lavoro, bisogna
incazzarsi forte e mai deporre le armi, ma, alla fine, quasi tutti gli
obiettivi sono stati centrati (con altri modi testimonierò quanto detto).
TDL perche’, tra Dora Riparia e Adda
quasi tutte le vie ciclistiche di pianura sono state percorse, ne rimangono
poche. Occorre voglia, fantasia, curiosita’, compagnia e salute per percorrerne
di nuove, dentro e fuori questi confini. Faccio conto di avere tutte queste cose
ancora nel 2013 e negli anni che verranno. In particolare, visto che le strade
scarseggiano, vorrei saper percorrere le rotte che solcano i laghi del Nord
Italia, cominciando dai piu’ vicini.
TDL perche’ un giorno, tra il lago
d’Orta e il lago Maggiore (potrei ritrovare il punto preciso), sono stato colpito
da questa intuizione: tutto è bene, tutto
va bene. Non significa che non si soffra: per noi, per i nostri amici, per
il mondo, ma che “tutto va dove deve
andare”. Per il disegno di un Altro, vertiginoso, certo, ma diritto,
puntuale. Siamo su un treno (non l’abbiamo deciso noi), non sappiamo quando si
fermera’ e nemmeno dove, ma siamo sicuri che, da qualche parte, in qualche
tempo, arrivera’ e noi “attendiamo”. Noi siamo fatti di attesa. E’ come una
fame: il neonato non sa cosa vuole, non ha mai visto il seno della madre, ma
“attende” il latte. Poi, quando se la fa addosso, attende che qualcuno lo lavi.
Non teorizza un mondo piu’ pulito: gli brucia il culo. L’intuizione mi ha
colpito in un caldo pomeriggio d’agosto, ma era una vita che i miei compagni -
don Julian e don Michele in particolare - mi ripetevano che “la realta’ e’ positiva”. E molti altri
amici, nel loro affronto di una vita non sempre facile, me lo testimoniano
alzandosi ogni giorno e percorrendo, mai domi, le vie di questo mondo.
TDL perche’, nonostante tutto, le borse
mondiali stanno chiudendo l’anno in positivo (Tokio + 23%!), e che la Professoressa Fornero
mi mandera’ in pensione in data da definire. Ha fatto bene, forte e pieno di
vita come sono… posso ancora spaccare il mondo in 4!