Direi che sono
trionfalmente in via di guarigione dalle (15-18) punture di api.
Ringrazio tutti
coloro che sono stati attenti al mio stato di salute e mi hanno fornito consigli. Non
ne ho seguito neppure uno. La ragione sta in questo. Come dice la saggezza popolare
e, in particolare, il mio vecchio parroco (ora ha preso stabile dimora presso
il Padre) "bestie grame moru mai".
Quindi non era
il caso di preoccuparsi e di assumere preparati della farmacopea tradizionale
e/o omeopatica, quasi (dico quasi) sempre dannosi a molti organi, acquistabili
solo in farmacia (magari con ricetta medica), che occorre pagare (azione da me
- e dalla mia stirpe - considerata indegna), eccetera.
Mi sono ricordato
che un amico "raccoglitore" (una bella professione...) mi aveva
regalato una boccetta di "oleito di iperico della Valle Elvo PAT” (Prodotto
Tradizionale Artigianale) e mi aveva detto che “va ben par tut, dinta e fora". Avevo avuto vergogna di
chiedere approfondimenti e avevo considerato che il soggetto fosse "la bocca".
Così ho passato la giornata di ieri a ungermi, tutti i punti maggiormente
colpiti, come una fiorentina prima della griglia.
Il
raccoglitore aveva ragione! E anche il mio vecchio parroco! Sono ancora tra di
voi. E, se dipendesse da me, ci starei ancora 30 anni. Ma non vorrei esagerare...
PS Chi volesse
provare la magica pozione me lo faccia sapere, lo metterò in comunicazione con
l'artigianale produttore.