martedì 18 dicembre 2007

Natale 2007


Mosca le Cattedrali del Cremlino

Si, (questa storia) e' accaduta realmente. Gesu' non e' un mito, e' un uomo fatto di carne e sangue, una presenza tutta reale nella nostra storia. Possiamo visitare i luoghi e seguire le vie che Egli ha percorso. Possiamo, per il tramite dei testimoni, udire le sue parole. Egli e' morto ed e' risorto... e i miti hanno aspettato Lui, in cui il desiderio e' diventato realta'.

Benedetto XVI

Il cristianesimo non nasce come frutto di una nostra cultura o come scoperta della nostra intelligenza... si rivela in fatti, avvenimenti, che costituiscono una realta' nuova dentro il mondo, una realta' viva, in movimento. La realta' cristiana e' il mistero di Dio che e' entrato nel mondo come una storia umana.

Luigi Giussani

martedì 11 dicembre 2007

Yulka alla Duhovnaya Biblioteka



Alla fine di ottobre 2007 a Mosca, per l'ingresso in diocesi di Monsignor Pezzi, siamo stati accolti alla Biblioteca dello Spirito, istituita da Russia Cristiana e da altri amici. Qui vediamo - da destra - la Giovanna Parravicini, Padre Romano Scalfi (fondatore di Russia Cristiana) e la nostra Yulia.

Questa la e-mail della Yulia al ritorno da quella visita (sine glossa et corretione):

Ho pensato di frarti saluti prima, ma primo sei stato tu!!!!! Ti voglio ringraziare che mi hai fatto venire fino Mosca a questa grandissima aventura. Se lo sapevo che sara cosi bello, non avro pensato di andare o no!!!!! Senza dubbi andavo!!!!!!! Saluti a tutta la famiglia....e grazie di nuovo. Baci-baci. Y

mercoledì 24 ottobre 2007

Esame di coscienza

Cari Daniela e Giorgio.

Saro' presuntuoso, ma non ho mai trovato grande giovamento dalla lettura dei "vademecum" (non so come chiamarli) che si scorrono prima della confessione: anche quelli fatti dalla CEI (!). In questi giorni - leggendo il libro del mese - ho visto citato i "Racconti di un pellegrino russo", un libro che non ho mai avuto l'opportunita' di leggere. Grazie a un amico, ne ho avuto in prestito una copia. Il testo mi ha molto intrigato, in particolare questa breve parte - dedicata alla confessione - che vi invio con amicizia.


Tratto da “Racconti di un pellegrino russo” pagine 167/171 – Rusconi Editore, Milano 1980

Il padre mi diede un breve scritto e io cominciai a leggerlo.

« La confessione che guida all’ umiltà l’uomo interiore. - Rivolgendo attentamente il mio sguardo su me stesso e osservando il corso della mia vita interiore, ho constatato per esperienza che non amo Dio, che non ho amor del prossimo, che non ho fede religiosa e che sono pieno di orgoglio e di libidine. Riscontro veramente tutto questo in me dopo un esame accurato dei miei sentimenti e delle mie azioni.

« 1) Non amo Dio. Se l'amassi, penserei ininterrottamente a Lui con cuore lieto, ogni pensiero su Dio mi procurerebbe un immenso godimento. Al contrario, troppo spesso e troppo volentieri penso alle cose della vita, e il pensiero di Dio costituisce per me un arido sforzo. Se lo amassi, la conversazione con Lui attraverso l'orazione mi nutrirebbe, mi allieterebbe e mi indurrebbe a una perpetua comu-nione con Lui; mentre, al contrario, non solo non godo dell'orazione, ma nel momento stesso in cui la dico, faccio uno sforzo, lotto di malavoglia, mi lascio infiacchire dalla pigrizia e sono disposto a occuparmi con piacere di qualunque sciocchezza, pur di abbreviare 1'orazione o di sospenderla. In vuote occupazioni il mio tempo vola, mentre quando mi occupo di Dio e mi pongo alla sua presenza, ogni ora mi sembra un anno. Chi ama qualcuno vi pensa continuamente, vi pensa tutto il giorno, ha sempre davanti a sé la sua immagine, se ne preoccupa e in qualunque circostanza l'essere amato resterà sempre in cima ai suoi pensieri. Ma io durante il giorno fatico a trovare anche un'ora soltanto per immergermi profondamente nel pensiero di Dio e infiammarmi del suo amore, e le altre ventitré ore le passo a immolare sacrifici agli idoli delle mie passioni. Nel-le conversazioni su frivolezze, su cose degradanti per lo spirito, sono alacre e provo piacere, mentre se rifletto su Dio mi trovo arido, annoiato e pigro. Se per caso sono trascinato da altri a una conversazione spirituale, mi sforzo di passare il più presto possibile a un discorso che soddisfi le mie passioni. Ho inesau-ribile curiosità di cose nuove, di affari pubblici e di eventi politici; cerco avidamente di soddisfare il mio amore per la cultura, scientifica o artistica, e di pos-sedere nuovi oggetti. Ma lo studio della legge del Signore, la conoscenza di Dio e della religione, mi lasciano indifferente, non alimentano il mio spirito e non soltanto non le considero occupazioni essenziali per un cristiano, ma le vedo come elementi mar-ginali, di cui se mai devo occuparmi solo nel tempo libero, nei momenti di ozio. In breve, se l'amore per Dio si riconosce dall'osservanza dei suoi comanda-menti (" Se mi amate, osservate i miei comandamenti", dice il Signore Gesù Cristo), e io non solo non li osservo ma faccio ben poco sforzo per osser-varli, in verità devo concludere che io non amo Dio... Lo conferma Basilio il Grande, quando dice: "La prova che l'uomo non ama Dio e il suo Cristo è che egli non osserva i suoi comandamenti" .


Susdal (Russia) Kidekscia archittettura religiosa XII° - XVIII° secolo

«2) Non amo il prossimo. Infatti, non solo non saprei risolvermi a dare la mia vita per il mio prossimo (secondo il Vangelo), ma non sacrifico neppure la mia felicità, il mio benessere e la mia pace per il bene del mio prossimo. Se io lo amassi come me stesso, secondo gli insegnamenti del Vangelo, le sue disgrazie mi toccherebbero e la sua fortuna ren-derebbe felice anche me. Invece mi incuriosiscono i racconti sull'infelicità del mio prossimo e non me ne affliggo, anzi resto imperturbato, oppure, ancora peggio, provo una specie di piacere. Invece di nascondere amorevolmente le cattive azioni di mio fratello, le diffondo, giudicandole. Il suo benessere, il suo onore, la sua felicità, dovrebbero allietarmi come se toccassero a me, e invece non suscitano in me alcun sentimento di gioia, come se non mi riguardassero affatto. Se mai suscitano in me un senso sottile di invidia o di disprezzo.

« 3) Non ho fede religiosa nell'immortalità né nel Vangelo. Se io fossi saldamente convinto e credessi senza ombra di dubbio che oltre la tomba c'è la vita eterna e la ricompensa alle azioni terrene, non cesserei un minuto di rifletterci. Il solo pensiero dell'immortalità mi farebbe terrore e condurrei questa vita come un viaggiatore di passaggio che si prepari a rientrare in patria. Al contrario, io non ci penso neppure all'eternità, e considero la fine di questa vita terrena come il limite ultimo della mia esistenza. In me cova un segreto pensiero: che cosa c'è dopo la morte? Anche se dico di credere nell'immortalità lo dico soltanto con la mente, ma il mio cuore è ben lontano da una salda convinzione, come apertamente testimoniano le mie azioni e la mia ansia costante di soddisfare la vita dei sensi. Se il santo Van-gelo fosse accolto con fede dal mio cuore come la Parola di Dio, io mi dedicherei incessantemente alla sua lettura, lo studierei, ne farei le mie delizie e fisserei su di esso tutta la mia devota attenzione. L'immensa saggezza, il bene e l'amore che esso contiene, mi conquisterebbero e mi darebbero la gioia di studiare la legge di Dio giorno e notte. Mi nutrirei di esso come del pane quotidiano e il mio cuore sarebbe tratto a osservarne i precetti. Nessuna forza terrena riuscirebbe a distrarmene. Ma al contrario, se ascolto e leggo di tanto in tanto la Parola di Dio, lo fac-cio per necessità o per generico amore di conoscenza, e poiché non mi ci accosto nella più profonda atten-zione, la trovo arida e poco interessante. Non ne ricavo alcun frutto, come dopo una lettura qualunque e sono sempre disposto a passare a letture secondarie, in cui trovo maggior piacere e sempre nuovi interessi.


Susdal (Russia) Il Convento dell'Intercessione

« 4) Son pieno d’orgoglio e di libidine. Lo confermano tutte le mie azioni. Se scorgo qualcosa di buono in me, desidero metterlo in evidenza, o vantarmene davanti agli altri, o compiacermi intimamente di me stesso. Sebbene all’esterno io faccia mostra di umiltà, tuttavia attribuisco ogni merito alle mie forze e mi considero superiore agli altri o per lo meno non inferiore. Se noto in me una colpa, mi sforzo di giustifÌcarla, dicendo: « Sono fatto cosl" o « Non è colpa mia". Mi arrabbio con coloro che non mi stimano, considerandoli incapaci di apprezzare la gente. Mi vanto delle mie doti, considero un insulto i miei insuccessi, mi lamento; e godo, invece, delle disgrazie dei miei nemici. Se tendo a qualcosa di buono, ho come meta la lode oppure la voluttà spirituale, o la consolazione terrena. Insomma, faccio di me stesso un idolo al quale rendo un culto ininterrotto, cercando in ogni occasione il piacere dei sensi e il nutrimento alle mie passioni o alla mia libidine.

«Tutti questi innumerevoli esempi dimostrano come io sia orgoglioso, adultero, incredulo, privo di amor di Dio e pieno di odio per il mio prossimo. Quale stato può essere più peccaminoso? Meglio la condizione degli spiriti delle tenebre: sebbene essi non amino Dio, detestino l'uomo, vivano e si nutrano di orgoglio, almeno credono e tremano. Ma io? Può esserci una sorte più terribile di quella che mi attende? E chi meriterà una sentenza più severa di me, per questa mia vita insensata e stolta? ».

Lette queste note che mi aveva dato il padre spirituale, io mi sentii atterrito e pensai: "Dio mio, che terribili peccati covano in me senza che me ne sia…

lunedì 8 ottobre 2007

Tolia, classe 1957



Il signore a destra nella foto e' il papa' della Yulia. Si chiama Anatoli Vladimirovic. Oggi compie 50 anni. Volevamo fargli i nostri migliori auguri o, come si dice da loro, PASDRAVLIAIU TOLIA. Anatoli e' di Sienojatkj, un villaggio vicino a Bobruisk, in Bielorussia. Potete leggere una storia bellissima di questo villaggio.
Cliccate e vedete.

venerdì 28 settembre 2007

Il Longo

A proposito di "20 anni, non un giorno!", un nostro amico - che compare nella foto di gruppo - e che ha avuto la bonta' di farci da testimone, scrive:

Imperdonabile, semplicemente imperdonabile.
Mi sono dimenticato di farvi gli auguri, porca......!!!
Senti Costante nonostante la tua impareggiabile dabbenaggine (nell'ultima mail hai rinviato a blogspot.it invece che blogspot.com...), leggere questo blog mi ha fatto ricordare un mucchio di cose belle, che hanno dato origine a ...cose ancora più belle!! Questa è l'avventura a cui siamo stati introdotti: la vita non come una parabola, che inizia, ha un culmine e una fine, ma come un'ispessirsi sempre crescente della pace e della letizia.
Di questa avventura nella mia vita siete parte anche tu e Annamaria.
Ad maiora, Costi!!
Mi firmo come mi hai sempre chiamato tu.
Il Longo

Grazie, Longo, siamo commossi. Ho trovato una tua foto di quando avevi i capelli... mi permetto pubblicarla.

mercoledì 26 settembre 2007

Paolo Pezzi Arcivescovo della Madre di Dio a Mosca


di Massimo Camisasca
Con trepidazione ho appreso la decisione del Santo Padre di nominare don Paolo Pezzi arcivescovo dell'arcidiocesi Madre di Dio a Mosca. Assieme ai miei fratelli della Fraternità san Carlo accompagno don Paolo con l'amicizia e la preghiera in questo compito delicato e nello stesso tempo affascinante. Avendolo conosciuto come mio segretario e poi come mio vicario generale, so che egli si dedicherà con animo intero e appassionato alla vita della Chiesa Cattolica in Russia. Don Paolo conosce bene il popolo russo, per essere stato missionario in Siberia e ora rettore del Seminario di San Pietroburgo. Nutre un profondo affetto per la Chiesa ortodossa e per la grande tradizione di quel popolo. Sono certo che don Giussani lo accompagna dal cielo in questo inizio del suo ministero. Don Massimo Camisasca, 21 settembre 2007 (vai al sito della Fraternita' Sacerdotale San Carlo Borromeo)

martedì 25 settembre 2007

Sempre Vita e destino


Mercoledì 10 ottobre 2007, alle ore 17.15 presso la sala Principi d'Acaia, Rettorato dell'Università di Torino (Via Verdi 8 – Torino) avrà luogo la presentazione del libro “Il romanzo della libertà. Vasilij Grossman tra i classici del XX secolo” a cura di G. Maddalena e P. Tosco. Interverranno il Prof. Sergio Roda (Prorettore Università di Torino), Prof. Gianni Oliva (Ass. Cultura Regione Piemonte), Avv. Claudio Morpurgo (Vicepresidente Unione Comunità Ebraiche Italiane), Prof. Joanna Spendel (Università di Torino) e il dott. Dario Disegni (Responsabile Area Cultura Arte Beni Ambientali della Compagnia di San Paolo).
(Centro Culturale P.G. Frassati – Via delle Rosine 11 Torino – tel 011/8126601 e-mail p.frassati@virgilio.it sito www.centrofrassati.it)

Vita e destino



Per presentare questo libro, pubblico la lettera che ho mandato alla trasmissione radiofonica "Carpa diem" [RAI Radio 2 sabato e domenica mattina, sino al 16 settembre 2007]. Mi e' stato risposto. La conduttrice Lucia Cosmetico - che qui saluto e ringrazio di cuore -, ha dedicato a Grosmman una lunga citazione. Cliccate per leggere la parte del libro che cito e altre.

Pollone 29 luglio 2007

Mi chiamo Costante (di nome) Giacobbe (di cognome). Lavoro – mi occupo di agricoltura montana e foreste - e non ascolto mai la radio. In queste ultime 2 settimane sono stato in vacanza nel Salento. Abito al capo opposto d’ Italia, al confine tra Piemonte e Valle d’Aosta.

Andando al mare ascoltavo la Vostra trasmissione. Sono stato colpito in particolare dalla vivacita’ e freschezza della Signora che la conduce. Ancora ieri, durante il viaggio di ritorno, mi appassionavo alla puntata sul “buono” e sul “buonismo”. Cosi’, dopo un viaggio di quasi 1300 km, stamattina mi sono alzato alle 4,30. Mi permetto sottoporVi queste brevi riflessioni.

L’autore che amo di piu’ e’ Vasilij GROSSMAN un ebreo russo che e’ stato un famosissimo scrittore di regime e, dopo tragiche vicende, ha rinnegato la fede sovietica. Nel suo capolavoro “Vita e destino” (in italiano e’ stato pubblicato da Jaca Book nell’84, poi nel 98 e ancora nel 2006), ripercorre le vicende della 2° guerra mondiale (in particolare la battaglia di Stalingrado), vista da una numerosa famiglia di intellettuali. Il libro voluminoso e magnifico (857 pagine), riporta molti episodi di bonta’ silenziosa. Stamattina (con qualche difficolta’) ne ho trovato uno che allego a esempio.

Siamo a Stalingrado nell’inverno 1943. Dopo la vittoria dell’Armata Rossa, i prigionieri tedeschi vengono usati per rimuovere i cadaveri tra l’odio della gente. La bonta della vecchia russa viene attribuita, da lei stessa, a stupidita’ (ero scema e scema sono rimasta)

Il giornale radio di ieri riportava la notizia di 2 omosessuali trovati a baciarsi (forse di piu’) vicino al Colosseo. Portati in caserma sono stati trattenuti 40 o 50 minuti. La Ministro della Salute (non ricordo come si chiama… e’ una di Torino), ha dichiarato di voler chiedere pubblicamente scusa ai 2 per l’attivita’ del Commissariato. C’e’ stato un movimento pazzesco (notizie della radio) di culattoni & C. che sfocera’ in un orribile e scandalizzante (per me, per il 99,5% delle persone che avranno la sfortuna di vederlo) bacio pubblico omosex. Chiamare “bene” il male e la deviazione e’ “buonismo”.

Grazie della Vostra attenzione.

C Giacobbe

venerdì 21 settembre 2007

La Salvina della Valle Elvo


Questa fotografia e' stata fatta dall'Ufficio tecnico della Comunita' Montana Alta Valle Elvo, dagli amici Andrea e Davide. Mostra la localita' certamente piu' bella della Valle, la zona di alpeggio chiamata Salvina, con una panoramica delle principali montagne del Biellese. Cliccate e guardate.

mercoledì 19 settembre 2007

Dicono... giustamente

Sembra che non sia possibile dimenticarsi di se’… (da “Buoni o cattivi”, Vasco Rossi: sentita molte volte, il Teo ha un cd originale)

I vostri figli devono vedere la vostra certezza di fronte alla loro ribellione. Su questa certezza possono riposare. Non abbiate paura, perché quello che state costruendo è segno di verità per i vostri figli… (dalla mostra “La citta’ nella citta’”, Meeting Rimini 2007, segnalata da Ermanno e Anna)

Paka tolstij sokniet, kudoi... sdokniet (quando il grasso cala, il magro... muore, antico proverbio russo, segnalato da Yulia e Natalia)

Chi cai gira al cul a Milan, ai gira al cul al pan (chi snobba Milano, da' un calcio al benessere, segnalato da Jolanda)

"Bowing down in blind credulity, as is my custom, before mere authority and the tradition of the elders, superstitiously swallowing a story I could not test at the time by experiment or private judgment, I am firmly of opinion that I was born on the 29th of May, 1874, on Campden Hill, Kensington; and baptised according to the formularies of the Church of England in the little church of St. George opposite the large Waterworks Tower that dominated that ridge" di Gilbert Keith Chesterton

"Piegandomi con cieca credulità, come sono solito fare, alla mera autorità ed alla tradizione dei miei maggiori, ingoiando superstiziosamente una storia che non mi fu possibile controllare a suo tempo con l’esperienza personale, io sono d’opinione più che certa di essere nato il 29 maggio 1874 a Campden Hill, Kensington, e d'esser stato battezzato, secondo le formule della Chiesa d'Inghilterra, nella chiesetta di San Giorgio, situata di fronte alla grande torre serbatoio che domina quella posizione elevata" (segnalato da Corrado - che ringrazio -; lui "giustamente" metterebbe questa citazione in relazione alla lectio magistralis di Papa Benedetto a Ratisbona)

mercoledì 12 settembre 2007

20 anni, non un giorno!

Era il 12 settembre 1987, meteorologicamente una giornata bellissima. Annamaria e Costante entrano nella chiesa di Pollone (BI) per il matrimonio. C'erano tanti amici.


Eccoli tutti... o quasi.


Oggi, 12 settembre 2007, sono 20 anni da quel giorno. Sono nati Valeria e Matteo.
Valeria oggi gia' alle prese con l'ingresso all'Universita'. Matteo, con qualche difficolta' a messaggiare su internet, ma, nel complesso, positivo nei confronti della vita. Poi ci sono le storie che abbiamo incominciato a descrivere in questo blog. Infine ci sono io, che ogni giorno ringrazio il Signore per avermi affidato Annamaria.

Dopo 20 anni siamo come ci vedete sotto: la foto e' stata scattata da Caterina, il 2 settembre, davanti al Grand Hotel di Assisi, nell'occasione del matrimonio della nostra amica Francesca. A me non pare siamo invecchiati male...


Guarda la fotogallery viaggio in Umbria

venerdì 7 settembre 2007

Don Luigi Giussani



Riconoscere e seguire Cristo (fede) genera così un atteggiamento esistenziale caratteristico per cui l'uomo è un camminatore eretto e infaticabile verso una meta non ancora raggiunta, certo del futuro perché tutto poggiato sulla Sua presenza (speranza); nell'abbandono e nell'adesione a Gesù Cristo fiorisce un'affezione nuova a tutto (carità), che genera un'esperienza di pace, l'esperienza fondamentale dell'uomo in cammino. (All'origine della pretesa cristiana pag. 125 Rizzoli Milano 2001)

Solo un genio puo', in 60 parole (le ho contate), sintetizzare la sostanza del cristianesimo. Il Signore ha voluto che questo "grande" fosse nostro contemporaneo. Don Giussani e' nato a Desio (MI) nel 1922 ed e' morto a Milano il 22 febbraio 2005. E' sepolto nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano. E' facile da trovare, sulla sua tomba c'e' sempre qualcuno.

mercoledì 5 settembre 2007

Gomel (Bielorussia) agosto 2002

Nell'estate 2002 la Yulia aveva 17 anni. Non poteva piu' venire da noi come "bambina" per i soggiorni terapeutici, non poteva ancora tornare in Italia come "adulta" perche' non maggiorenne. Cosi' Valeria e io siamo stati a casa sua una settimana. Viaggio Sesto S. Giovanni-Minsk in pullman, poi in macchina i 280 km che separano Minsk da Rechitza. Totale Pollone-Rechitza quasi 48 ore. Ancora adesso penso che il viaggio, nel cuore dell'Europa, sia del tutto consigliabile. L'autobus ferma 30 minuti ogni 4 ore. Il tempo era magnifico, da 2 mesi non pioveva e faceva tanto caldo. Durante la settimana abbiamo fatto turismo: questa la nostra visita a Gomel, grande citta' e capitale di regione.


La signora piu' a sinistra e' Ludmila Vladimirovna, mamma della Yulia, al centro Yulia Anatolievna, a destra Valeria Kostantinovna (la nostra Vale!), durante la minicrociera sul Sodg

Non si puo’ dire che il treno Kalinkovic-Gomel sia molto veloce ne’ troppo pulito, ma puntuale lo e’ davvero... continua...

mercoledì 29 agosto 2007

Il mio amico Prella



Ricordo dell'ex Presidente della Comunita' Montana Alta Valle Elvo, Diego Prella, morto a Ivrea e sepolto a Donato (Biella) il 2 febbraio 2005

Forse se l’era davvero immaginato cosi’ il ritorno al Padre: un luminoso pomeriggio d’inverno, i gonfaloni di tanti Comuni, i sindaci con la fascia, le bandiere dei partigiani, il prete e la messa, i garofani rossi... continua...

lunedì 27 agosto 2007

La conversione e' nel desiderio


Sentiero da Oropa a San Giovanni d'Andorno nel Biellese

Tratto da "Cristo me trae tutto, tanto e' bello" Esercizi della Fraternita' di Comunione e Liberazione Rimini 2007 (pagine 46,47,48).

Chi risponde e' Don Juliàn Carron Presidente della Fraternita'.

Cesana. «Allora cosa vuol dire che la conversione è nel desiderio, dato che a noi viene di pensare che la conversione riguarda, invece, l'agire o la mentalità?».

Carrón.
La domanda è la dimostrazione che per noi il cristianesimo, malgrado tutto, gratta gratta, è un moralismo... continua...

domenica 26 agosto 2007

Prima lettera a Yulia - febbraio 1998

Per iniziare un po' la storia della nostra famiglia, pubblichiamo questa lettera. I presupposti sono questi. Nel dicembre del 1997 un'Associazione biellese, che si chiama Smile, ci propone di ospitare per un mese un bambino bielorusso. Accettiamo. Facciamo tutte le pratiche, arriva il nome della bambina che avrebbe dovuto avere l'eta' di nostra figlia Valeria (9 anni e mezzo), in seguito avremmo capito che non era cosi'. Ci viene chiesto di mandare a Yulia una lettera di presentazione. La bambina e' arrivata nell'agosto del 98 e la nostra vita e' cambiata. Molto. La "bambina" oggi ha 22 anni: la potete vedere nel post del 4 maggio 2007.


Pollone 16 febbraio 1998

Cara Yulia,

se il Signore vorra’ questa estate starai un mese con noi: ti aspettiamo.
Vediamo di fare le presentazioni... continua...

martedì 21 agosto 2007

Salento luglio 2007


Questo e' il Teo (Matteo Giuseppe Giacobbe), anni 15, altezza m 1,87 per 68 kg, primo anno dell'Istituto tecnico agrario, superato con una "inciampo" in matematica. Cosa poteva studiare uno che pensa sempre all'allevamento delle vacche, dei maiali, dei conigli e dei polli? In vacanza, con gli altri minorenni, si e' dedicato soprattutto ai tuffi "creativi".

Questa invece e' tutta la banda del Salento. Manca Moena (Andrea Defrancesco)... qualcuno doveva pure riprendere. Quello "tondetto" all'estrema sinistra e' il titolare di questa pagina. Poi c'e' Yarina, Letizia e la Betty. Fa capolino il Michele, poi la piccola Maria, Teo e Annamaria. Una domenica caldissima di luglio, nel piazzale del Santuario Finis terrae a S. Maria di Leuca.

Cliccando sulle foto e' possibile ingrandirle.

E'possibile vedere una galleria di altre foto.

sabato 30 giugno 2007

L'esperienza piu' decisiva di quest'anno



E’ stato chiesto di sintetizzare l’esperienza piu’ importante fatta durante l’anno. Alla Scuola di Comunita’ che si e’ tenuta a Biella giovedi’ 28 giugno 2007, ho letto questo contributo.

sabato 5 maggio 2007

Annamaria e Yulia nel campo di lavanda



A luglio 2006 siamo stati in vacanza in Costa Azzurra. Annamaria, mia moglie, quella inginocchiata, voleva a tutti i costi vedere un campo di lavanda. Girando per la Provenza ne abbiamo trovati alcuni. Questo era sicuramente il piu' bello. La ragazza con le braccia spalancare e' la Yulia, la nostra (quasi) convivente che viene dalla Bielorussia. Con noi c'erano il nostro figlio Matteo e gli amici Defrancesco. Papa' Andrea, mamma Elisabetta (Betty) e i figli Letizia, Michele e Maria. Nostra figlia piu' grande, Valeria, nello stesso periodo, era in Australia per scambi scolastici e turismo. Quest'anno, se Dio vorra', passeremo le vacanza nel Salento. Il paese si chiama Torre Vado. La compagnia piu' o meno la stessa. Il viaggio, partendo da Pollone in provincia di Biella, dove abitiamo, molto piu' lungo.

venerdì 4 maggio 2007

Giudicare il mondo

Pollone 17 aprile 2007

Sono un fedele laico come tanti. Decisamente preoccupato dall’attuale clima culturale e dall’omologazione di molti credenti. Mi permetto chiedere un po’ di spazio per sottolineare almeno due tratti fondamentali della cultura cattolica: la “ragione” e il “giudizio sul mondo”, partendo da recenti esperienze personali.

Benedetto XVI ha invitato a Roma... continua...