mercoledì 23 dicembre 2009

Natale 2009 - Un realismo


Chiesetta ad Arnad (AO), dicembre 2008

Giussani era di un realismo spietato. Sapeva che l’uomo è un bastardo e un traditore e che appena può ti frega. Per questo ricordava sempre quel versetto di Geremia dove si maledice l’uomo che confida nell’uomo

Giancarlo Cesana Rimini Meeting 2009


Sono andato a cercare, il versetto e’ questo.

Geremia 17, 5-8
Così dice il Signore:
“Maledetto l’uomo che confida nell’uomo,
che pone nella carne il suo sostegno
e dal Signore allontana il suo cuore.
Egli sarà come un tamerisco nella steppa;
quando viene il bene non lo vede.
Dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
Benedetto l’uomo che confida nel Signore
e il Signore è sua fiducia.
Egli è come un albero piantato lungo l’acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi;
nell’anno della siccità non intristisce,
non smette di produrre i suoi frutti”.

Grazie Giancarlo e grazie Don Gius. Un po’ di sano e virile realismo e'indispensabile in questo mondo di buonisti. Il Natale, un anno dopo l’altro, ci fa fare memoria che l’uomo benedetto (e costruttore di civilta’) e’ quello che “non coltiva progetti di perfezione ma guarda in faccia a Cristo"... alla faccia dei giustizialisti.

Buon Natale a tutti da Costante, Annamaria, Valeria, Matteo e Yulia