Farmacia di mezza montagna tra Biellese e Val Sesia. Sole, temperatura meno 9 °C. Meta’ mattinata. La porta scorre portando una folata di aria gelida. Entra una bambina con berretto ben calcato, sciarpa e giacca a vento. Uno dei due volontari sta registrando i farmaci, l’altro, l’accoglitore (io), la degna di un’occhiata di sfuggita: “l’invito lo faro’ alla mamma…”.
Le
farmaciste sono sul retro, altri clienti non ci sono, la bambina cincischia. Vedo una bicicletta appoggiata alla colonna.
- E’ tua? –
- Si! –
- E’ un po’ grande per te –
- E’ tua? –
- Si! –
- E’ un po’ grande per te –
Il sellino e il manubrio sono abbassati al massimo, poi di
queste cose, un po’, mi intendo.
- Forse…
- Comunque e’ una bella bici nuova, complimenti, ha anche il cestino sul manubrio –
- Forse…
- Comunque e’ una bella bici nuova, complimenti, ha anche il cestino sul manubrio –
Sorriso della bambina. Mi accorgo che e’ bellissima, forse mora (aveva il
berretto…), occhi e lineamenti sorprendenti.
Tornano le
farmaciste, la mamma non arriva. Le chiedono cosa vuole. La sento rispondere:
- La medicina A, la B, e questo per… la “Raccolta” –
- La Raccolta?!? –
- La medicina A, la B, e questo per… la “Raccolta” –
- La Raccolta?!? –
Chiede la dottoressa esterrefatta mentre, nello stesso
istante, penso la stessa cosa e, in piu’, di essere un pirla colossale: l’unica della mattina che non avevo ritenuta
degna della proposta.
- Si… la Raccolta! -
- Si… la Raccolta! -
Con una naturalezza stupefacente, prende il medicinale, lo
consegna e sorride, non da bambina… da principessa.
- Grazie. Quanti anni hai? – chiedo completamente rapito.
- Nove. Anzi, nove e mezzo! –
- Grazie. Quanti anni hai? – chiedo completamente rapito.
- Nove. Anzi, nove e mezzo! –
La vedo sparire
sulla bicicletta bianca dopo aver sistemato le medicine nel cestino sul
manubrio.
Forse in
Paradiso tutte le bambine di nove anni e mezzo saranno cosi’. E’ vero pero’ che
“in questa valle di lacrime”, se ne vedono poche, o, forse… non si ha tempo di
guardare.
Con la
farmacista ci scambiamo un’occhiata.
-
Sembra
una favola… e la bambina una principessa –
-
E’
vero, pero’ ci sono anche storie tristi. Ieri e’ venuto qui un dottore di 60
anni a chiedere lavoro. La farmacia
dove ha sempre lavorato e’ stata comperata da due coniugi, entrambi farmacisti,
che avevano fatto un grosso mutuo per
averla. Non potevano piu’ pagare il collaboratore. Ci ha fatto
un’impressione enorme, siamo state tutto il giorno distratte e confuse:
sbagliavamo ogni cosa di cui ci occupavamo… –
Come diceva
il Don Gius: “la pace, mezza di gioia e
mezza di dolore e’ fatta”.