venerdì 27 agosto 2021

Morire per l'Afghanistan

Sono giorni che penso: chi morirebbe (o chi lascerebbe morire suo figlio) per l'Afghanistan? Il resto mi sembrano chiacchiere radical-chic. "DA CHI NON È PRONTO A SACRIFICARE IL SUO SANGUE PER TE, NON DOVRESTI ACCETTARE NEANCHE UNA SIGARETTA" - Cesare Pavese (1908-27 agosto 1950) - Il mestiere di vivere. Oggi sono 71 anni dalla sua morte! 


lunedì 9 agosto 2021

Pour'om (no heros)

 “Domani dobbiamo prendere 2 macchine, ho invitato anche un amico!”.

“Porcaccia, mi tocca andare fino a Mergozzo da solo? Sono quasi 100 km!”.

“No! Io carico le biciclette, tu l’amico. Tranquillo che ti tiene sveglio…”

Era un po’ di tempo che la carta geografica – quella proprio stampata, del Touring – mi sfidava. Un serpentello di strada tra Fondotoce (VB) e l’unico villaggio entro i confini del Parco NAZIONALE (!) della Val Grande: Cicogna.

Favoleggiavo un posto bellissimo, come qualche villaggio Walser che mi è familiare…

Il mio socio mi aveva parlato dell’amico che, di tanto in tanto, pedala con lui: uno mai domo di 83 anni! Ero tra lo scocciato e il curioso. Sapevo però – dalle relazioni del Tony - che non ci sarebbe stato d’impaccio.

Le regole per i miei compagni sono ferree: il tragitto lo scelgo io, chi mette a disposizione l’auto non paga i viveri. Posso transigere sul pranzo, non sul tragitto: prendere o lasciare, altrimenti… vado da solo. Tanto non mi annoio mai.

Carico il vecchietto e partiamo. Una scoperta! E’ stato a lavorare in tutto il mondo per una ditta tedesca. Il posto che gli è piaciuto di più è in Nord Carolina (USA). Se un giorno dovessero esiliarlo, sceglierebbe una città (mi sono dimenticato il nome) in quella zona. Adora la spiccia burocrazia tedesca e odia questa marmellata nazionale: quello che in Germania si fa in un quarto d’ora, qui ci vogliono sei mesi!

Quindi la spedizione era composta da: Tony 69 anni; Nerio 83 anni; io (quasi) 67.

Vicino alla meta 6 agosto 2021
  

A volte il satellite ti frega. Avevo visto, in rete, una stradina che sembrava perfetta, sul lato destro del Lago di Mergozzo: era il sentiero azzurro. 3 o 4 km di su e giù con un fondo orrendo da mulattiera, senza manutenzione da decenni. Impossibile pedalare. Mi metto a spingere la bici senza voltarmi: avevo paura mi insultassero e chiedessero i danni. Invece, zitti, a spingere.

Mi prendo la rivincita quando arriviamo a Montorfano: una chiesa romanica stupenda con 3 absidi. Le case del paese tutte di pietra con modiglioni e cantonali di fattura finissima. Uno spettacolo: andateci, se avete tempo.

Ma Cicogna aspettava. Ero informato: 670 m di dislivello in 16 km da Fondotoce. Niente di speciale, in teoria… Si pedala in salita. Fino a Rovegro tutto liscio. Difficilmente chiedo informazioni ai locali. I miei soci non la pensavano così: la strada si fa stretta. Fino alla GALLERIA tutto bene. Dopo sono cazzi…

Aveva ragione il paesano. In questa stagione, sui Laghi, la lingua ufficiale è il tedesco, se non la sai, sei fregato. Macchine targate D ingombravano una lingua di asfalto larga 2 metri. Quando incontravi qualcuno dovevi fermarti e patteggiare il passaggio. La galleria: 200 metri senza illuminazione con le gocce sulla schiena e, alla fine, una visione impressionante: 3 km per scalare 400 metri di dislivello, da un lato pareti di roccia, dall’altro un volo fino al torrente!

Ci eravamo illusi che Cicogna fosse un nome di fantasia, invece si doveva volare fin lassù. Una fatica bestia sempre interrotta dalle auto. Arrivo collassato, spingendo il mezzo, 20 minuti dopo di loro che avevano trovato posto nella piola e ordinato spaghetti alla bolognese e abbondanti liquidi.

Dopo un quarto d’ora avevo ripreso a connettere. Il Nerio, dopo la pastasciutta, raccontava come era arrivato, negli anni 60, senza soldi e senza alloggio, in Germania vicino la frontiera con l’Olanda. Di come avesse cominciato a lavorare in una grande ditta che costruiva trasformatori e come aveva conosciuto una ragazza che “faceva le paghe” e, insieme al cedolino, gli mandava biglietti d’amore. La ragazza aveva 17 anni. Un paio d’anni dopo erano sposati con un bambino e, solo facendo i documenti, aveva scoperto che l’aveva fregato sull’età, aggiungendo 2 anni! Tutto questo metà in italiano e metà in tedesco, a favore dei nostri vicini di tavola.

Adesso abitano nel Biellese, lei ha 75 anni e lui porta i nipoti a fare le ferrate…  Quando ha tempo, perché il suo grande amore… è la bicicletta.

PS Cicogna non è niente di speciale, ma valeva la pena.